di Gano
Davanti a questo foglio bianco voglio una volta per tutte chiarire la misteriosa faccenda della stireria, che col passare del tempo si è trasformata in una storia di cattivo gusto che al bar, ma ormai anche in tutto il quartiere, sta lentamente pregiucando la mia reputazione. Ora, non c’è bisogno di tante introduzioni, il Gano lo conoscono tutti e solo chi c’ha da la coda di paglia può affermare che io non sia una persona di parola. Non ho peli sulla lingua, forse ce n’ho qualcuno nel culo, ma quelli servono per tenere alla larga i manganelli di carne. Ed è esattamente di questo che vi voglio parlare.
Non faccio segreto del fatto di esser stato più di una volta in compagnia di un travestito, sempre e solo in atteggiamento da signore come nei confronti di una signora, non so se mi spiego. A me interessa solo la crema della vita e non sto certo a rimuginare sull’etica o sulle morali, tanto meno quelle cristiane. Hai visto un po’ di cosa son capaci di fare certi uomini di dio; bombe, guerre, stragi, violenze. Io in quarantasette anni non ho mai alzato le mani su nessuno che non se lo meritava, e comunque anche in quel caso è successo molto di rado. Prima di arrivare alle mani cerco sempre di spiegarmi, per questo sono qui a chiarire la faccenda della stireria, anche perchè mi sono rotto i coglioni e voglio che questa storia si cheti una volta per tutte. Continua a leggere